AZIONE D.2: MONITORAGGIO DELL’EFFICACIA DEGLI INTERVENTI A FAVORE DELLA CONSERVAZIONE DELLA TROTA MARMORATA

Gli interventi in favore della conservazione della trota marmorata saranno monitorati attraverso la marcatura-ricattura delle trotelle da ripopolamento rilasciate nei tre corsi d’acqua e prodotte dall’incubatoio ittico di Ghiglieri.

Si effettuerà una marcatura di massa mediante elastomeri, con tre colori diversi per i tre corsi d’acqua oggetto di ripopolamento.

La marcatura delle 5.000 trotelle annuali avverrà su pesci ’estivali’, ossia allevati sino all’estate, ad una dimensione di almeno 6 cm di lunghezza totale, al fine di poterli marcare. A tali taglie la semina avverrà all’incirca con una densità di 1 individuo ogni 10 m2 di corso d’acqua (superficie di magra). Lo scopo delle attività di marcatura/ricattura è in primo luogo di verificare la colonizzazione e la percentuale di sopravvivenza delle trote marmorate immesse.

La verifica sarà svolta mediante le giornate di elettropesca effettuate nell'ambito delle attività di conservazione che prevedono la cattura ed il trasferimento delle trote fario. In quelle occasioni, oltre all’attività sulla fario, tutti i pesci saranno osservati e quelli che presentano la marcatura potranno essere rilevati, misurati e poi rilasciati nuovamente nei torrenti di cattura.

Il risultato atteso, a distanza di un anno dalla semina, è del 10 % in base ad una mortalità naturale attesa dalla classe 0+ alla classe 1+ pari al 90 %.

Analogo risultato è atteso con la semina del secondo e del terzo anno. Con i monitoraggi successivi al primo, oltre alla sopravvivenza da 0+ a 1+ sarà possibile anche fare valutazioni sulla dimensione della popolazione di trota marmorata, definendo anche il quantitativo delle trote immesse rispetto a quelle presenti naturalmente. Inoltre, andando a costituirsi una popolazione strutturata in più classi di età, sarà anche possibile effettuare valutazioni sulla dimensione della popolazione di trota marmorata, secondo le diverse classi di età che la compongono. Per quanto riguarda il monitoraggio degli ibridi, che come detto avverrà su base fenotipica, ci si attendono risultati a partire dal terzo anno di semina, quando la rimozione ripetuta di trota fario e la semina ripetuta di trota marmorata ci lascia immaginare di poter valutare un deciso cambiamento nella presenza delle diverse forme fario/ibrido/marmorata. Oggi non si hanno a disposizione dati quantitativi sulla composizione del popolamento ittico nelle tre diverse forme, ma solo dati semi-quantitativi. Si ipotizza oggi un rapporto percentuale 90/5/5 rispettivamente tra fario/ibridi/marmorata. Al termine dei primi tre anni di immissione di marmorata e di rimozione di fario, ci si attende un rapporto non inferiore a 20/40/40, destinato progressivamente a spostarsi verso la marmorata, con un obiettivo a fine progetto di un rapporto fra le tre forme 10/30/60 e, a 6 anni dalla prima immissione, di 10/20/70.

A partire dal quarto anno (pesci 3+) le trote marmorate acclimatate al corso d’acqua avranno anche raggiunto la maturità sessuale, e si potrà verificare anche la presenza e l’abbondanza della riproduzione in natura, mediante conteggio dei nidi di frega su tratti rappresentativi di corso d’acqua. Le verifiche proseguiranno per 5 anni dopo la fine del progetto.

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