Eradicazione dei pesci alloctoni da alcuni laghi di alta quota

IL SALMERINO ED IL PROBLEMA DELLE SPECIE ALLOCTONE

Il Salmerino di fontana (Salvelinus fontinalis) è un salmonide originario del Nord America.
Questa specie è stata introdotta in alcuni dei laghi del Parco Nazionale Gran Paradiso negli anni '60, quando ancora non vi erano molte informazioni sul potenziale danno ecologico derivante dall'introduzione di nuove specie.
Si tratta infatti di una specie alloctona, cioè di una specie che, grazie all'intervento diretto o indiretto dell'uomo, colonizza un territorio diverso dal suo areale naturale.  Oggi le conoscenze scientiche sono molto progredite e l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) considera l'introduzione di specie alloctone come la seconda causa della drastica perdita di biodiversità che sta interessando il nostro pianeta.   Le specie alloctone, infatti, se trovano condizioni idonee, possono diffondersi rapidamente alterando il delicato equilibrio degli ecosistemi in cui vengono introdotte. L'impatto del Salmerino sull'ecosistema dei laghi del Parco Nazionale Gran Paradiso è stato studiato all'interno di un progetto di ricerca pluriennale.

Le specie introdotte possono danneggiare un ecosistema in molti modi: la specie alloctona può entrare in competizione per le risorse con specie ecologicamente simili oppure, se si tratta di un predatore, può portare all'estinzione o modicare fortemente le comunità delle specie di cui si nutre. E' questo il caso del Salmerino di fontana: i laghi del Parco infatti sarebbero naturalmente privi di pesci e la fauna sarebbe composta prevalentemente da invertebrati e da alcuni anbi.

GLI EFFETTI DELLA PRESENZA DEL SALMERINO NEI LAGHI ALPINI DEL PNGP
I risultati della ricerca dimostrano che l'introduzione di questo “super-predatore” ha sconvolto gli ecosistemi naturali riducendo la biodiversità con la scomparsa di molte specie di zooplancton, tra cui le rare popolazioni di Daphnia pulicaria del Gran Paradiso, di numerosi artropodi acquatici (coleotteri, tricotteri, plecotteri, idracari) e della Rana temporaria.

OBBIETTIVO DELL'AZIONE DI ERADICAZIONE DEL LIFE+BIOAQUAE

Il progetto LIFE+ BIOACQUAE si pone quindi l'obiettivo di mitigare l'impatto del Salmerino sugli ecosistemi acquatici eradicando, cioè togliendo, la specie da alcuni laghi del Parco. L'eradicazione verrà effettuata a partire dalla primavera 2013, quando le acque saranno libere dai ghiacci, in tre laghi di piccole dimensioni e bassa profondità (4-10m): Lago di Djouan, Lago Nero di Djouan e Lago Nero di Dres e in un lago più grande e profondo: il Lago Leynir (22m). A causa dell'elevata profondità quest'ultima azione avrà un carattere fortemente sperimentale e innovativo. L'eradicazione avverrà utilizzando reti da pesca e elettropesca.
I pesci catturati saranno stoccati in nasse immerse nel lago, trasportati a valle per controlli veterinari e, se possibile, destinati a strutture di refezione pubbliche.
L'eradicazione avverrà quindi in modo non invasivo cioè escludendo l'uso di prodotti chimici e limitandosi a metodi meccanici e manuali in modo da escludere eventuali impatti sulle specie autoctone e sull'ecosistema che si vuole proteggere.

STATO DI AVANZAMENTO DELL'AZIONE: leggi qui per sapere a che punto siamo!

Allegati:
Scarica questo file (BIOH2O_SALMERINO_WEB_02.pdf)Depliant informativo[ ]1919 Kb

Miglioramenti della qualità degli ambienti acquatici di alta quota

Il Parco Nazionale Gran Paradiso racchiude ambienti ben conservati nei quali l’impatto dell’ attività umana è ridotto al minimo.
Le caratteristiche climatiche degli ambienti di alta montagna però possono indebolire le normali tecniche utilizzate per mitigare l'impatto dell’uomo, come nella gestione delle acque reflue.
Gli scarichi, infatti, raggiungendo zone d’acqua, possono alterarne l’equilibrio naturale.
Il progetto LIFE+ BIOAQUAE vuole affiancare tecniche di fitodepurazione ai metodi tradizionali di depurazione e verificarne efficacia e attuabilità in zone alpine. La  fitodepurazione consiste nel ricreare, tramite la piantumazione di essenze vegetali adatte, un habitat idoneo alla crescita della flora batterica responsabile della depurazione acquifera. Le essenze prelevate da zone limitrofe ai siti di piantumazione sono ben adattate alle caratteristiche locali. L’obiettivo è creare un filtro ecologico che possa essere complementare alla depurazione classica, restituendo acque limpide e povere di sostanze organiche.
Uno dei due siti in cui si svilupperà l’azione è il Rifugio Pontese, situato a circa 2200 m di quota.
L’ambiente circostante il rifugio, a ghiaioni silicei, è indicato nell’allegato I della Direttiva europea Habitat e deve perciò essere attivamente conservato e protetto.

Allegati:
Scarica questo file (BIOH2O_3_FITODEPURAZIONE_WEB_02.pdf)Depliant informativo[ ]1619 Kb

Interventi di conservazione a favore della Trota marmorata (Salmo marmoratus)

La Trota marmorata (Salmo marmoratus) è un salmonide autoctono presente nei fiumi del piano ancora relativamente intatti, nei torrenti alpini e subalpini e nei grandi laghi prealpini.

La specie, endemica del bacino del Po, è in rarefazione principalmente a causa della distruzione e frammentazione dell’habitat e dell’ibridazione con la Trota fario (Salmo trutta), unaltro salmonide introdotto da oltre un secolo nelle acque montane e di fondovalle per favorire la pesca sportiva.

Allegati:
Scarica questo file (BIOH2O_TROTA_WEB_02.pdf)Depliant informativo[ ]2351 Kb

Seguici su

FacebookTwitter